PRODOTTI DELLA CHIMICA DI BASE


I prodotti della chimica di base sono i costituenti fondamentali di quasi tutti gli altri prodotti chimici. In altre parole, il settore ha quali clienti tutti i settori della chimica a valle. 
All’interno della chimica di base si distinguono tre grandi gruppi:

  • la chimica organica, i cui impianti stanno immediatamente a valle della raffineria e le cui produzioni comprendono i principali building blocks della petrolchimica, vale a dire olefine e aromatici;
  • i tensioattivi e le materie prime per la detergenza, tra i quali figurano il LAS (Lauril solfato di Sodio) e gli alcoli etossilati.  

La gran parte dei prodotti della chimica di base sono commodities, ossia prodotti indifferenziati (cioè del tutto simili tra i diversi produttori), a specifica (cioè completamente caratterizzati da una formula chimica), venduti in grandissime quantità. Conseguentemente, il fattore di successo principale per le imprese del settore risiede nella capacità di ridurre al minimo i costi di produzione e di offrire il prodotto a un prezzo altamente concorrenziale. Questo risultato si consegue, tra l’altro, sfruttando le economie di scala derivanti dalle dimensioni d’impianto.

 In questa logica, negli ultimi vent’anni l’industria della chimica di base italiana ha subito, analogamente a quella degli altri Paesi europei, una profonda trasformazione che ha ridotto il numero delle imprese a pochi grandissimi produttori che detengono importanti quote di mercato e dispongono, generalmente, di tecnologie d’avanguardia.

Tipologie di processi/prodotti

I prodotti della chimica di base si ottengono mediante sintesi.
Come già accennato, tra le imprese della chimiche di base vi sono quelle che dispongono di impianti di grandissime dimensioni e funzionano a ciclo continuo 24 ore su 24. Le tipologie più importanti di questi impianti sono il cracking, l’estrazione aromatici e il cloro-soda.
Poiché la gran parte della produzione della chimica di base è strettamente connessa con la produzione immediatamente a valle, generalmente esistono siti integrati verticalmente in cui si realizzano le produzioni sia della chimica di base sia dei suoi primi più importanti derivati. Si tratta, in particolare, di plastiche (polimeri prodotti su larga scala quali PE, PP, PVC, PST) e grandi intermedi (ad esempio, caprolattame, fenoliche, acido teleftalico, stirene ed etilbenzene).
Oltre alla dimensione degli impianti, costituiscono importanti fattori competitivi l’accessibilità di materie prime a basso costo (prima fra tutte,la chimica di base organica, la virgin naphta), il costo contenuto dell’energia e una rete infrastrutturale efficiente.
Nel caso in cui gli impianti di utilizzo dei prodotti della chimica di base siano molto distanti dai grandi petrolchimici, il collegamento può essere effettuato tramite pipelines che consentono una maggiore efficienza e una maggiore sicurezza.