E’ un prodotto della chimica di base.
L’acido solforico è un acido minerale forte, liquido a temperatura ambiente, oleoso, incolore e inodore.
La soluzione acquosa è detta anche vetriolo.
L’acido solforico si scioglie in acqua con grande sviluppo di calore.
L’acido solforico viene prodotto ossidando l’anidride solforosa (SO2) a anidride solforica (SO3) e assorbendo con acqua.
Il prodotto di partenza, l’anidride solforosa (SO2) viene oggi ottenuto direttamente da Zolfo (proveniente dalla raffinazione del petrolio) che viene bruciato con aria.
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E’ il prodotto chimico di base più utilizzato nei paesi industrializzati.
Trova numerosissime applicazioni, sia a livello di laboratorio sia industriale, tra cui si possono ricordare: la produzione di fertilizzanti, il trattamento dei minerali, la sintesi chimica, la raffinazione del petrolio, le solfonazioni in chimica organica, il trattamento delle acque di scarico, la produzione di acidi inorganici e l’utilizzo nell’industria metallurgica e siderurgica. E’ utilizzato come catalizzatore di reazioni chimiche come l’alchilazione.
È inoltre utilizzato nell’industria alimentare (zuccherifici, distillerie, ecc.), nelle concerie, nel tessile, nelle cartiere, nella detergenza, nella produzione di batterie per le auto, nell’industria farmaceutica, nel settore delle vernici e dei pigmenti, nella produzione di fitofarmaci, resine e materie plastiche, nelle vetrerie.
NOTA
La diluizione dell’acido solforico è una reazione fortemente esotermica, che sviluppa cioè grandi quantità di calore.
E’ opportuno ricordare che bisognerebbe sempre versare l’acido in acqua e non viceversa.
Quando infatti si aggiunge acqua all’acido solforico, possono prodursi degli schizzi di acido con il pericolo di ustioni qualora venisse colpita l’epidermide.